Una carriera artistica in cui la musica è stata ispirazione prima e costante.

Siamo abituati a sentire racconti di emozioni o interpretazione di personaggi, ma assai meno cosa la musica ispirava, come valore aggiuntivo alla creazione coreografica. La musica accende l’idea e la creazione di una coreografia.

Čaikovskij, Chačaturjan, Prokof’ev e molti altri hanno scritto capolavori musicali per quest’arte dove, come per la musica, non si usano parole. 

Oltre il personaggio, oltre il ruolo, ogni artista porta in scena il suo mondo interiore, la sua condivisione di valori assoluti, la sua ricerca, aspirando ad una fusione profonda che possa arrivare al pubblico. Dire che la musica è importante per una ballerina è troppo poco, c’è di più: Liliana Cosi racconta cosa è per lei la musica, cosa è per lei danzare su determinate musiche, sulle sue preferite, con la sua instancabile ricerca tecnica e la meravigliata dedizione interiore. 

Dialogando con Alfonso De Filippis ci racconta tutto quello che comunque supera l’indispensabile lavoro tecnico preparatorio: ci racconta come il corpo traduce e condivide. Una sua grande maestra in Russia le disse prima del debutto al Bolshoi: “Ora dimentica tutto quello che ti ho insegnato e danza con la tua anima italiana”.

Stefano Malferrari e Silvia Turchetti suoneranno al pianoforte i brani più importanti della sua carriera. Saranno tramite artistico ed emotivo per le parole dell’Étoile scaligera: “Quello che ha guidato il mio modo di ballare è stato cercare di essere la musica, una cosa sola con la musica. Cosa irraggiungibile, ma bellissima”.